Librairie gourmande – Hiver 2012

Librairie gourmande – Hiver 2012

Ricette 100% testate
Mira al 100% di soddisfazione la nuova collana di Bibliotheca Culinaria. Proposte dolci e salate e presentazione con una piccola marcia in più che sapranno conquistare non solo i golosi, ma anche gli appassionati delle belle immagini.
Toast, crostoni & panini caldi (Jean-François Mallet); Stuzzichini, lecca-lecca & Co. (Valery Drouet); Insalate – 30 idee per tutto l’anno (Manuella Chantepie); Tiramisù, mascarpone & Co. (Corinne Jausserand); Pancake, crêpes e blini (Corinne Jausserand); Wok – rapido, sano e versatile (Jean-François Mallet); Confetture e chutney (Valérie Lhomme); Millefoglie – Croccanti e morbidi, dolci o salati, reinventiamo il millefoglie (Julie Schwob).

Come si fa il pane

Emmanuel Hadjiandreau
Oggi in tanti stanno riscoprendo il piacere di mettersi a fare il pane in casa. Questo libro è una raccolta delle ricette che il pluripremiato panificatore Emmanuel Hadjiandreou ha perfezionato nel corso della sua attività e che quindi sono state accuratamente sperimentate e testate. Grazie alle spiegazioni chiare e precise e alle fotografie che illustrano ogni fase passo a passo, capirete anche voi che fare il pane non è poi così difficile e quante soddisfazioni può dare. Potrete realizzare non solo il pane tradizionale ma anche appetitose varianti integrali, con i semi o senza glutine, con le patate e persino con la barbabietola, con il metodo tradizionale oppure con il lievito madre, di cui scoprirete ogni segreto. E per i più golosi c’è anche un capitolo dedicato a croissant, pains au chocolat, panini dolci e molto altro…

Pane ai cereali con i semi; Pane con olive ed erbe; Pane alla birra; Pane di segale con prugne e pepe; Pane di kamut o farro; Pane senza glutine; Pane al mais senza glutine; Pane “di campagna”; Pane di polenta, Pane al pomodoro; Pane alle barbabietole; Pane alle patate; Pane piatto armeno; Pita; Focaccia; Grissini; Pane con noci pecan e uvetta; Pane con fichi, noci e anice; Pane con cioccolato e uvetta; Pains au chocolat; Panini alla cannella; Croissant; Brioche.

il Pan’ino
Maria Teresa Di Marco e Alessandro Frassica
Cosa c’è di più semplice di un panino? Pane e companatico, un taglio nel mezzo e farciture a piacere. Visto così il panino è quasi un’anti-cucina, la scorciatoia nomade che permette di far presto. Ma quando Alessandro Frassica ha immaginato il suo Pan’ino non cercava un percorso per far prima, ma uno strumento per raccontare delle storie, per dipanare il filo dei racconti stratificati proprio lì, tra il pane e il suo companatico. Perché certo se il panino è semplice non per questo è facile. Questione di ingredienti, di materie prime. Non servono cento ingredienti, anche se la varietà aiuta, ma piuttosto una selezione sicura. Alessandro si mette allora in cerca delle materie prime e lì trova le persone: produttori di pecorino, di mortadella, di salame rosa, le conserve beneventane, gli affinatori di gorgonzola di Verbania, la scamorza bianca e fresca che viene dalla Puglia, e ancora alici di Cetara, bottarga di Cabras, ‘nduja, carciuga e caciocavallo, mostarda di peperoni e stracci di burrata, finocchiona toscana e taleggio bergamasco, e il pane che riesce a contenere tutto questo e molto, molto di più. Poi Alessandro studia le associazioni, le consistenze e le temperature, perché un panino non è a caso: il sapido deve esser compensato dal dolce, perché la tapenade ammorbidisce e regala umidità, perché il pane va scaldato ma non seccato… giochi di sapori che interagiscono tra loro, a volte in modo del tutto inaspettato. Così da alcuni abbinamenti tra pane e companatico avrai molto, molto di più che la somma algebrica dell’uno o dell’altro.

Mortadella, parmigiano delle vacche rosse e aceto balsamico; Salame rosa e pestato di zucchine allo zafferano; Finocchiona, pecorino alle erbe e mostarda di peperoni; ‘nduja e gorgonzola; Caciocavallo affumicato e cime di rapa; Robiola e confetture di cipolle; Parmigiano e salsa di tartufo; Pecorino al pesto, tapenade e pomodori secchi; Acciughe, stracci di burrata e scorza di limone; RICORDO DI CETARA (tonno, pomodori secchi, scarola, capperi e colatura di alici); AMO IL SUD (acciughe, ricotta di bufala, pomodori secchi, capperi origano e colatura di alici).

Lunedì senza carne – Il ricettario

Paul, Stella e Mary McCartney

Lunedì senza carne è il manifesto gastronomico della campagna Meat Free Monday. L’iniziativa di sensibilizzazione, ideata, sostenuta e promossa da Paul McCartney, incoraggia le persone a non mangiare la carne almeno un giorno alla settimana in modo da contribuire significativamente al rallentamento dei cambiamenti climatici. Ridurre il consumo di carne rappresenta una scelta corretta non solo per il bene del pianeta, ma anche per la propria salute. Il volume, nato da un’idea della famiglia McCartney, non si rivolge ai vegetariani praticanti, almeno non solo, ma a tutte le persone che vogliono seguire una dieta sana ed equilibrata e che cercano l’ispirazione giusta per farlo. Lunedì senza carne accompagnerà tra i fornelli i lettori per un anno intero, lungo le quattro stagioni, proponendo di volta in volta ingredienti e abbinamenti insoliti, assolutamente in linea con la stagionalità dei prodotti. I menù vegetariani proposti, 52 menù per 52 lunedì dell’anno, sono composti da due piatti principali e un dessert con ricette invitanti, che archiviano per sempre il concetto di vegetariano e salutare ma poco appetibile, facili da preparare e adatte a ogni età, così da poter coinvolgere nel progetto Meat Free Monday tutta la famiglia, con anche uno scopo di educazione alimentare per i più piccoli.

La cucina di Roma e del Lazio
Maria Teresa Di Marco e Marie Cécile Ferré
“La pancia di Roma è grande e sincera, ma più stratificata e complessa che a immaginarla da fuori. Occorre calarcisi dentro, che sia al mercato o all’osteria, in cerca di sapori, di chiacchiere, e profumi, di facce e di gesti, senza scordare mai che Solo a Roma ci si può preparare a comprendere Roma” (Johann Wolfgang von Goethe). La cucina di Roma e la cucina del Lazio si vivono accanto, si mischiano, si sommano, diverse e uguali, una sola e pure anche tante. Perché è certo che tutte le strade portano a Roma, portano genti, portano merci, tradizioni e panieri. L’erbe dei vignaroli, gli abbacchi dell’agro, l’olio della Sabina, le olive di Gaeta e poi carciofi, nocchie, pecorino e ricotta a nutrire il mercato della città che vive in eterno. Dietro Roma c’è dunque la sua terra; dentro Roma la cucina popolare che da sempre bada alla sostanza, al sapore, al prodotto. L’amatriciana rossa di sugo vuole il guanciale, la coda alla vaccinara la pazienza, il brodo di teste di pesce e quello d’arzilla l’ingegnosa caparbietà di ottenere tutto dal niente. Ed è una magia, che funziona solo qui, questo universo dove tutto sta insieme: la cultura ebraico-romanesca, il quinto quarto testaccino, la cucina dei pastori e quella degli orti.
Filetti di baccalà; Fiori fritti; Crostini di provatura e alici; Pasta e fagioli con il finocchietto; Minestra di ceci e castagne; Zuppa di fagioli cannellini di Atina e calamari; Zuppa di pesce di Anzio e di Civitavecchia; Cacio e pepe; Carbonara; Amatriciana; Spaghetti con asparagi selvatici e prugnoli; Spaghetti con tapenade di olive di Gaeta; Pesto di menta romana; Saltimbocca alla romana; Coda alla vaccinara; Pollo coi peperoni; Trippa alla romana; Abbacchio alla cacciatora; Capretto brodettato; Stufatino col sellero; Seppie con i piselli; Seppie con i carciofi; Baccalà in agrodolce; Aliciotti con l’indivia; Pecorino marinato; Ciambelline al vino; Tozzetti con le nocciole; Crostata di visciole e ricotta; Bocconotti di ricotta; Pizza ricotta e cannella di Tarquinia; Maritozzo con la panna.

Celebrate in Venice
Csaba della Zorza
“La gondola nera, slanciata, e il modo in cui si muove, lieve, senza rumore alcuno, ha qualcosa di strano, una bellezza da sogno, ed è parte integrante della città dell’ozio, dell’amore e della musica” (Hermann Hesse). Venezia è una città seducente e vivace, antica e contemporanea al tempo stesso, la città della festa, dell’amore, del divertimento. Una città che appare sempre meravigliosamente giocosa e dove ogni luogo è pervaso da quella magia unica che rende speciali anche le cose semplici. Ripercorrendo i ricordi della propria infanzia legata alla Serenissima, intrecciati ai racconti della storia del porto mercantile attraverso il quale la cucina europea incontrò quella orientale, Csaba dalla Zorza invita i lettori a utilizzare il cibo e la compagnia della buona tavola come strumenti di celebrazione della vita. “Non avrei mai immaginato che Venezia un giorno sarebbe stata, anche per me, una porta d’Oriente versa una cucina nuova – scrive Csaba dalla Zorza -. Ma il bello della nostra vita è anche comprendere che non dobbiamo mai smettere di sorprenderci…”. Con 79 ricette spettacolarmente illustrate, Celebrate in Venice è un libro che celebra il il bello e il buono con ironia e divertimento. Trasformando l’ordinario in straordinario, in modo facile e accessibile. Ambientato nella sofisticata atmosfera veneziana, il libro percorre in modo tresversale la città passando dalle aristocratiche dimore di un tempo all’arte moderna. Dai palazzi sull’acqua alla trattoria tipica, proponendo nono solo ricette, ma anche diversi modi di interpretare la festa.
Insalata tiepida con barbabietole e maionese classica; Insalata di anguria e feta; Cestini alle pere e Roquefort; Bocconcini di bufala fritti; Tartare di tonno e bulghur; Tartare di salmone con vodka; Crema di carciofi con polpa di granchio; Spaghetti allo chèvre con erbe fresche; Tagliatelle rosa; Conchiglie ripiene con ricotta e origano; Risotto ai pisellini e limone; Tortelli al nero di seppia e branzino; Tagliolini al granchio; Fegato alla veneziana; Filetto di maiale al finocchio; Salmone speziato con petali di rosa; Scampi saltati con fichi e chèvre; Gemberi piccanti ai pistacchi; Polpo con sumac e melagrana; Baccalà mantecato; Burrata al miele con balsamico e frutti di bosco; Macaron alla rosa e alla viola; Madeleines ai pistacchi e thé matcha; Profiteroles al cioccolato; Fondenti alle ciliegie; Tortine al triplo cioccolato; Rabarbero con gelato allo zenzero; Sorbetto alla melissa e limone; Crema di cachi; Caramello all’anice; Il classico zabaione.

La piccola cucina parigina – I grandi classici francesi rivisitati in chiave semplice e fresca

Rachel Khoo
La piccola cucina parigina racconta l’avventura alla scoperta dei sapori parigini della giovane e promettente food writer britannica Rachel Khoo. L’autrice accompagna i lettori alla scoperta della cucina francese, vista con gli occhi di chi l’assaggia e sperimenta per la prima volta durante un picnic lungo la Senna in un’afosa notte estiva, cenando con gli amici o sperimentando a casa… e se ne innamora. La giovane food writer prepara tutti i piatti più famosi della cucina francese – dal boeuf bourguignon, all’omelette soufflée, dalle madeleines alla tarte tatin – rinnovandoli e aggiungendo il suo personale tocco creativo, trasformandoli da complessi e per pochi a semplici e alla portata di tutti. 120 ricette per portare un tocco trés chic di cucina francese nelle occasioni di tutti i giorni – dalla cena in famiglia o con gli amici, ai picnic estivi, dagli spuntini agli aperitivi – e per dimostrare una volta per tutte che la cucina francese non è solo quella dei raffinati ristoranti di Parigi, ma anche quella casalinga, preparata in una piccolissima cucina con il solo aiuto di un minuscolo forno e due fornelli. A corredo delle ricette, una sezione dedicata alle mete gourmet preferite dall’autrice, per chi volesse scoprire una Parigi diversa dal solito, perdendosi fra i profumi e i colori di un café, un mercato o un ristorante.

Insalata di patate e mele con briciole di sanguinaccio; Insalata invernale con mousse di formaggio di capra; Uovo in camicia con salsa al vino rosso; Omelette soufflée con salsa di peperoni basca; Patate al gratin; Nidi di formaggio e patate; Gratin di cavolfiore con crosta croccante di nocciole; Stufato provenzale di verdure; Cozze alla marinara; Trota al cartoccio con limone, finocchio e crème frâiche; Navarin d’agnello primaverile; Muffin al formaggio, prosciutto e uova; Crêpes al grano saraceno; Crêpes in salsa Susette caramellata; Sfogliatine allo zucchero; Madeleines con crema al limone; Mini-brioches al duche de leche; French toast con composta di ciliegie e basilico; Torta salata con uova e pancetta; Torta salata con cipolle e crème frâiche; Torta con sauccison, pistacchio e prughe secche; Pane con le olive; Pane con rosmarino, lavanda e formaggio di capra; Pâté di fegato di coniglio; Terrina di funghi selvatici; Pâté grezzo di maiale; Tartufi di foie gras; Maionese all’aglio con verdure crude; Tortino di patate e pere con Roquefort; Soufflé al formaggio; Crème brûlée alla cipolla; Zuppa cassoulet con polpette d’anatra e di salsiccia di Tolosa; Stufato di pesce provenzale; Spiedini al coq ou vin; Pollo al limone e lavanda; Stufato di vitello; Boeuf bourguignon con quenelles di baguette; Anatra all’arancia; Petto d’anatra con insalata di indivia e lamponi; Mousse all’arancia; Zuppa inglese al ribes nero; Mousse al cioccolato con semi di cacao; Millefoglie alla mela; Crème brûlée; Monte Bianco; “Hotdog” alla vacherin con rabarbero al rosmarino; Crostatine con mandorle e lampoini; Tortino al cioccolato dal cuore fondente di caramello salato; Meringate con pepe e pompelmo.

Cucina cinese
Ken Hom
La cucina cinese, ricca e variegata, si fonda sulla ricerca di un perfetto equilibrio tra contrasti, sapori e consistenze, oltre che sul rispetto del sapore degli ingredienti. Ken Hom ha raccolto in questo volume circa 250 ricette, che spaziano da quelle tradizionali alle più innovative, dai piatti al salto cantonesi alle pietanze speziate del Sichuan, fino alle nuove tendenze gastronomiche di Hong Kong e della provincia dello Yunnan. Una cucina salutare e gustosa che farà la gioia dei vegetariani e di quelli che non lo sono, di chi ama i piatti piccanti o quelli agrodolci, ma anche di chi semplicemente ha voglia di sperimentare qualcosa di nuovo. Troverete ricette accessibili, spiegate in modo chiaro, con indicazioni preziose su tecniche, utensili e ingredienti, oggi molto più facilmente reperibili rispetto a qualche anno fa. Un assaggio decisamente vasto della cucina cinese e delle sue regioni: un’avventura gastronomica che vi porterà lontano, nel cibo e nella cultura di una delle civiltà più antiche del mondo.

Ravioli di Sichuan in salsa piccante; Wonton di Shanghai; Toast di gamberi al sesamo; Noci caramellate; Involtini primavera vegetariani al curry; Costine al vapore con fagioli neri; Zuppa di mais al curry con pollo; Zuppa agro piccante; Zuppa di “fiore d’uovo” al pomodoro; Maiale glassato; Maiale in agrodolce; Costine al cinque spezie; Maiale al salto con cipollotti; Pancetta brasata alla moda di Shanghai; Manzo al salto allo zenzero; Curry di manzo stufato; Agnello brasato alla pechinese; Pollo a listarelle con semi di sesamo; Pollo ubriaco; Pollo croccante aromatico; Pollo al pepe di Sichuan; anatra croccante del Sichuan; Anatra affumicata al tè; Pesce in salsa di vino; Polpette di pesce con broccoli; Pesce in padella con salsa al limone; Gamberi al mango; Cocotte di granchio; Calamari al salto con verdure; Cavolo cinese speziato; Sedano al curry; Broccoli saltati allo zenzero; Melanzane con salsa al sesamo; Casseruola di riso, pollo e salsicce; Riso di Shanghai alle verdure; Riso fritto profumato allo zenzero e cipollotti; Noodles di Chiu Chow in salsa di sesamo; Pollo su noodles croccanti; Noodles di riso al salto con manzo e salsa piccante; Pancakes di Pechino ai cipollotti; Composta calda di banana in vino di prugne con zenzero candito; Budino di mandorle con frutta fresca; Mele e banane caramellate; Biscotti alle noci.

Wok amore mio
Barbara Torresan
Che sia grande o piccolo, di ferro o di ghisa, a due manici o a uno, il vecchio wok delle famiglie cinesi viene sempre tramandato da una generazione all’altra, perché considerato una preziosa eredità e un simbolo dell’unione del clan. Si crede infatti che la forma accogliente del tegame aiuti a trattenere la memoria di tutto ciò che vi si cuoce e possa dunque trasmettere ai giovani la saggezza e l’abilità culinaria degli antenati che l’hanno utilizzato in precedenza. Che sia vero o meno, il wok è uno strumento che porterà aria nuova nella vostra cucina, e in men che non si dica diventerà un utensile di cui non potrete più fare a meno. Con il vostro wok potrete realizzare quattro tipi di cotture: il salto, per una preparazione rapida e con pochi grassi; la frittura, che prevede molto meno olio della tecnica tradizionale; il vapore, per gustare cibi semplici, sani e naturali, e infine le medie cotture, che coniugano la rapidità del wok e ricette un pochino più complicate. In ogni caso i tempi si accorciano, gli alimenti rimangono croccanti, i piatti presentati sono ricchi di colori e sfumature. Potrete esplorare nuovi sapori e abbinamenti, ma anche concretizzare l’idea che nel wok si può cucinare veramente di tutto.

Gramiglia alle due salsicce; Linguine con peperoni gialli e coriandolo; Mezze maniche broccoli e ‘nduja; Raviolini saltati con salsa di soia; Riso basmati e salmone al sakè; Spaghetti di soia con gamberi; Spaghetti con cipolle, acciughe e peperoncino; Agnello saltato alla menta; Mini spiedini di pollo; Pollo al lime e spezie; Spadellata di pollo, patate e funghi al profumo di timo e rosmarino; Tacchino con spezie tandoori; Gamberi al miele e sesamo nero; Carote al miele; Banane al burro; Crocchette di zucchine; Involtini thai; Bocconcini di tacchino fritti in crosta di sfoglia; Gamberi in pastella al lime; Falafel; Churros; Mele fritte; Ravioli di verdure; Filetto di merluzzo al vapore con patate; Filetto di nasello in foglia di lattuga; Sogliola al vapore con crema di asparagi; Vongole al vapore con lemongrass e zenzero; Pere al vapore con salsa al caramello e noci pecan; Gnocchi con funghi e frutti di mare; Risotto alla marinara; Zuppa di pollo e carciofi; Bocconcini di coniglio con ceci, fagioli e profumo di rosmarino; Ragù alla “messicana” con fagioli neri e riso basmati; Baccalà nel wok; Cipolline al moscato; Ratatouille.

Gordon Ramsay Uno chef a 3 stelle
Gordon Ramsay
Un’incursione in uno dei ristoranti migliori al mondo, quello di Gordon Ramsay, considerato lo chef di maggior talento della sua generazione. Scoprirete cosa succede dietro le quinte e quali sono e come vengono presentati i piatti che lo hanno catapultato nell’Olimpo della gastronomia. Piatti che potrete realizzare anche a casa, seguendo le dettagliate istruzioni di Gordon. Sempre che, come lui, abbiate il coraggio di puntare alle stelle. “Spesso mi chiedono da dove derivi la mia passione per la cucina. Dove è iniziata la grande avventura, e cosa mi ha spinto ad arrivare fin qui? A dire la verità, mi sono rivolto spesso la stessa domanda. So solo che nel momento in cui ho messo piede in una cucina professionale, da brufoloso diciassettenne qual ero, stringendo orgogliosamente tra le mani il mio primo set di coltelli, ho saputo di aver trovato il mio scopo nella vita – scrive Gordon Ramsay -. Da quel giorno in poi, la mia unica ambizione è stata ottenere le tre stelle e niente avrebbe potuto sbarrarmi la strada. Cucinare non è una questione di vita o di morte, è molto di più. Ecco perché una o due volte all’anno mi sveglio con i sudori freddi, terrorizzato dall’idea di perdere la terza stella. Ma se dovesse accadere, tirerei fuori le palle e me la andrei a riprendere”.

In cucina Gordon Ramsay
Gordon Ramsay
Gordon Ramsay, grazie alla sua straordinaria abilità in cucina, ha fatto rapidamente guadagnare le ambite tre stelle Michelin al suo rinomatissimo ristorante. Il suo carisma e il carattere esplosivo lo hanno aiutato a diventare anche un notissimo personaggio televisivo. In questo volume Gordon Ramsay ha raccolto i suoi segreti per trasformare una cucina da incubo nel paradiso dei gourmet: gli strumenti indispensabili, la scelta degli ingredienti, come rivisitare la tradizione…120 ricette, spiegate passo passo, che fanno venir voglia di mettersi ai fornelli. “Voglio insegnarvi a cucinare bene a casa vostra – scrive Gordon Ramsay -. Vi dimostrerò che chiunque può realizzare piatti gustosi senza fatica e complicazioni. In poche parole, vi darò la mia ricetta per diventare ottimi cuochi”.
Agnello piccante a cottura lenta; Prosciutto fresco con glassa alla melassa; Petti d’anatra con salsa di ribes nero; Pollo con ripieno di aglio e castagne; Pollo e cicoria in salsa al marsala; Curry di collo di maiale con salsa di mango; Pollo al burro con coriandolo, zenzero e peperoncino; Agnello alla marocchina con patate dolci e uvetta; Manzo stufato con gremolata di arancia; Costolette di maiale caramellate; Merluzzo al forno in crosta di noci, limone e parmigiano; Capesante fritte con insalata croccante di mele; Sgombro al forno con aglio e paprika; Frittata bacon piselli e caprino; Uova alla nordafricana; Pancake speziati; Frittele di mais dolce e dip di yogurt; Mais alla griglia con burro al chipotile; Hummus di zucca al forno; Kofta di ceci, cumino e soinaci con salsa tahini; Pancake al cocco con fettine di mango e sciroppo di lime; Pancake di mirtilli e ricotta con yogurt e miele; Ananas alla griglia con caramello speziato; Frutti invernali affogati con zabaione; Mouse di cioccolato con peperoncino e mango; Blondies; Crostatine golose di cioccolato con croccante di arachidi.

Cucinare per gli amici
Gordon Ramsay
Gordon Ramsay non è solo lo chef iperattivo che siamo abituati a vedere in tv, o che affronta con l’energia di sempre i ritmi sostenuti delle cucine di un ristorante di grande livello, dove l’imperativo è produrre piatti ricercati e di grande effetto in tempo zero. Nella cucina di casa sua, cucinare torna a essere un piacere per cui prendersi tutto il tempo necessario, per divertirsi, passare del tempo con la famiglia e gli amici e portare in tavola piatti semplici e gustosi, a base di ingredienti di stagione e di ottima qualità, due elementi su cui non transige. Cucinare per gli amici comprende oltre 100 ricette tra le sue preferite, quelle che ama cucinare e gustare con le persone a cui vuol bene, magari coinvolgendole direttamente nella preparazione. Piatti tradizionali o abbinamenti insoliti, tante idee per essere creativi quando si hanno ospiti a cena ma anche nei menu di tutti i giorni: ogni ricetta è spiegata in maniera semplice ed esaustiva, perché tutti possano mettere in pratica i trucchi e le tecniche a cui ricorre Gordon Ramsay quando sveste i panni del grande chef per indossare quelli di un capofamiglia che ha la passione per la cucina.

Zuppa di broccoli, stilton e pere; Couscous con chorizo, fave e menta; Spaghetti con broccoli, aglio e peperoncino; Penne con zucca al forno e rosmarino; Tagliatelle fresche con stilton e funghi; Lasagne con verdure grigliate; Stufato di agnello con bacon, cipolle dolci e prugne secche; Cassoulet di stinco di agnello; Cosciotto di agnello al sidro e miele; Cosce di pollo in umido con miele e cinque spezie; Triglie con pomodorini, alice e acciughe; Branzino con olive, pomodori e finocchio; Spiedini di capesante e gamberi alla griglia con burro piccante al coriandolo; Curry di pesce con riso al lime e cocco; Halibut con salsa vellutata al vino bianco e dragoncello; Vongole con bacon; Insalata di patate novelle, piselli e fave con condimento alla senape; Melanzane grigliati con aceto balsamico, feta e menta; Carciofi in umido con cipolle e bacon; Cavolfiore speziato al salto; Pancakes con gocce di cioccolato con salsa all’arancia e brandy; Macedonia autunnale con timo e zenzero; Cheesecake marmorizzata al cioccolato; Apple pie caramellata; Rotolo con crema di castagne al cioccolato; Crema di cioccolato e caffè in tazza; Trifle con frutti di bosco; Gelato ai fichi; Sorbetto alle more con shortbread.

Piccola biblioteca di cucina letteraria
Quando ricettari e cuochi sembrano dominare il mercato editoriale, Slow Food Editore presenta una nuova collana dove recuperare il sottile filo che lega la letteratura alla cucina. Nella Piccola biblioteca di cucina letteraria questo legame diventa l’occasione per la migliore divagazione narrativa: la scrittura come tramite per la poeticità di un piatto, un cibo, una preparazione. I più grandi scrittori, poeti e accademici italiani offriranno la loro penna per celebrare la nostra cucina. In solo dodici pagine onoreranno un piatto, con una narrazione, un resoconto, un aneddoto, una storia o novella, o anche una manciata di versi: l’esiguo spazio di ventiquattro cartelle per poter mettere da parte la propria fama, lasciando la gloria al cibo che più li appassiona.
La pecora di Pasqua (Simonetta Agnello Hornby); Spaghetti cozze e vongole (Nicola Lagioia).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *